Dove si incontrano le psicoterapie - Antonella Ivaldi | Psicologa, Psicoterapeuta, Gruppoanalista, Didatta

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Dopo il successo della prima serie d’incontri sul tema delle possibili integrazioni nel campo della psicoterapia, che si è conclusa con il Convegno:
 
 
CORPOREAMENTE: cosa le psicoterapie possono apprendere dalle neuroscienze
 
 
Si riavvia un nuovo ciclo di seminari

"DOVE SI INCONTRANO LE PSICOTERAPIE"
 
                                
 
Tutti i colleghi interessati potranno iscriversi inviando un email a info@senstocentro.it e saranno inseriti nella mailing list.

 
Per informazioni: Tel/Fax  06.87725440 (dalle 15.00 alle 19.00)
 
 
Il primo appuntamento del 2017 sarà
 
 
Domenica 28 maggio dalle 10.00 alle 12.30 nella sede ISIPSé a P.zza Del Fante 10, Roma
 
 
Presenterà un caso clinico la Dott ssa Mimma Infantino e farà da discussant la Dott.ssa Paola Foggetti
 
Il caso riguarderà l’omogenitorialità, argomento di grande attualità da esplorare insieme.
 
 
COSA SONO I SEMINARI:

"DOVE SI INCONTRANO LE PSICOTERAPIE"
Antonella Ivaldi
 

Da aprile 2014 è partita di serie d’incontri seminariali tra terapeuti di area cognitivo-comportamentale e Psicoanalisti relazionali. L’obiettivo principale è stato quello di esplorare se e come, modelli d’intervento di aree diverse, ma compatibili tra di loro, si integrino sul piano clinico. Il convegno: CORPOREAMENTE: cosa le psicoterapie possono apprendere dalle neuroscienze ha concluso la prima serie di seminari del 2016
 
Il panorama socio culturale da cento anni a questa parte si è trasformato, incidendo inevitabilmente sulla salute e sulla malattia. Contemporaneamente nuove frontiere della ricerca scientifica e filosofica hanno affrontato la sfida, dando l’avvio a teorie e metodi di cura in grado di offrire risposte adeguate. Nell’ambito della psicologia e della psicoterapia, alcuni eventi sono stati particolarmente significativi: uno è stato la Svolta Relazionale, parafrasando il titolo del bel libro di V. Lingiardi,  et al. , che ha modificato, al di là delle appartenenze teorico-cliniche, il modo di concepire lo sviluppo sano e la patologia e di conseguenza i principi alla base di una relazione di cura; l’altro, a parer mio, è stato l’impegno di studiosi e ricercatori a esplorare quali motivazioni, a base innata, regolino l’attività relazionale umana, al di là dei contesti e delle culture di appartenenza.  Questo e altro ancora, ha determinato lo sviluppo di un linguaggio comune, trasversale tra professionisti che si riferiscono a teorie e modelli dalle origini molto diverse. Nel 2007 e nel 2009, abbiamo organizzato due congressi alla Sapienza nei quali la Psicoanalisi Relazionale e il Cognitivismo Evoluzionista, hanno potuto dialogare grazie a questo linguaggio comune. Pur con le dovute differenze concettuali e metodologiche, J Lichtenberg e G. Liotti, hanno commentato insieme storie cliniche suscitando riflessioni, curiosità e un grande desiderio di esplorare ancora alla ricerca di risorse preziose per la nostra professione.
E’ in questa direzione che si muove questa iniziativa: un seminario che abbia come obiettivo quello di valutare le possibilità d’incontro e integrazione, sul piano clinico, tra Psicoanalisi Relazionale e Cognitivismo Evoluzionista.
I nostri pazienti ci chiedono di utilizzare tutte le risorse possibili per dar loro un aiuto e noi abbiamo il compito di continuare a esplorare.  

                                                  Antonella Ivaldi

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